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IL CAFFE' E IL SONNO

Roberto Lacarbonara SALUTE & BENESSERE sabato, marzo 16, 2019

Un’accurata analisi degli effetti del caffè sull’insonnia e sui suoi falsi miti

Ben tre italiani su dieci soffrono di insonnia, un disturbo del sonno che consiste nella difficoltà di addormentarsi e che può nascondere anche altre patologie. Molti, inoltre, sono convinti che esista una vera e propria correlazione scientifica tra bere il caffè di sera e l’insonnia, ma è davvero così?

Il caffè, e in particolare la caffeina in esso contenuta, può avere delle controindicazioni, ma non è detto che abusarne provochi automaticamente questa patologia. Infatti, chi non presenta altri sintomi ad essa legati, può tranquillamente gustarsi un espresso anche verso sera, mentre chi è soggetto potrebbe prediligere un decaffeinato, se proprio non riesce a farne a meno.

Vediamo i punti salienti dell’insonnia per capire se ne siamo affetti e regolarci di conseguenza nel bere un caffè serale.

Caffè: quali controindicazioni?

A differenza di altre sostanze che creano dipendenza, la caffeina non comporta automaticamente conseguenze gravi su chi la assume, tant’è che il caffè è per l’appunto una delle bevande più diffuse e amate al mondo. Tuttavia quando esageriamo con le dosi, potremmo determinare alcune controindicazioni dannose per la salute.

È, dunque, importante tenere presente qual è la dose sicura di caffeina nella dieta giornaliera che si assesta attorno ai 300 mg, ovvero la quantità presente in tre tazzine di caffè, oppure in sei tazze di tè nero, ma anche in 10 lattine di Coca cola, oppure 8 tazze di cioccolata calda. Essere consapevoli degli alimenti dove è contenuta la caffeina è fondamentale perché dobbiamo sempre tenere in considerazione l’effetto di integrazione, accumulo e sinergia tra di essi che concorrono ad aumentare il livello di caffeina nell’organismo.

Quindi quando parliamo di controindicazioni del caffè dobbiamo sempre ricordare che facciamo piuttosto riferimento ad un eccesso di caffeina che può avere differenti concause. In generale, bere troppo caffè può causare bruciori di stomaco, tachicardia, ipertensione, tremori, eccitabilità e insonnia.

Come varia la quantità di caffeina presente nel caffè?

Non tutti i caffè, inoltre, contengono la stessa quantità di caffeina. Infatti, la qualità della materia prima è un indicatore utile per stimare il livello della sostanza presente nell’espresso: molto basso nell’humboltiana, medio nell’arabica e alto nel robusta.

Inoltre, il contenuto di caffeina varia anche in base di metodi di preparazione: basso nel caffè solubile, intermedio nell’espresso, elevato in quello preparato con la moka tradizionale e massimo nel caso del caffè non filtrato e nel napoletano.

Caffè di sera: rischio insonnia?

Per capire, dunque, in che modo il caffè di sera può avere un’influenza sull’insonnia è utile soffermarsi sulla patologia. Si tratta, come anticipato, di un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà di addormentarsi o di rimanerlo durante la notte.

Esistono varie tipologie di cause e concause che possono determinare l’insorgenza dell’insonnia e la sua cronicizzazione. Tra questi, l’assunzione prolungata di alcuni farmaci, la depressione, disturbi d’ansia, ma anche l’abuso di sostanze eccitanti come l’alcol oppure il caffè. Esistono anche alcune cause di tipo fisico che possono determinare disturbi del sonno come la bronchite cronica e altre patologie respiratorie, oppure altre malattie che provocano molto dolore.

Riportando l’attenzione sul caffè, dunque, non è bere un caffè di sera ad aumentare il rischio dell’insonnia, ma piuttosto l’eccesso di caffeina nella dieta, soprattutto se combinato con gli altri fattori. Attenzione, quindi, alla quantità giornaliera più che all’orario.

Combattere l’insonnia: i consigli

Dimostrato che bere caffè di sera non porta automaticamente all’insonnia, vediamo quali sono alcuni comportamenti che possiamo applicare, invece, per superare questo disturbo, soprattutto finché si presenta in maniera lieve e saltuaria.

-Mantenere i ritmi costanti, andando a letto sempre alla stessa ora.

-Non prendere stimolanti come l’alcool prima di andare a letto. Se uno vuole un caffè è meglio un decaffeinato

-Evitare la palestra nelle ore serali, la temperatura del corpo aumenta così come la difficoltà a prendere sonno. Meglio rilassarsi in serata, e dedicarsi all’attività fisica e sportiva nel tardo pomeriggio.

-Evitare la doccia la sera: si può fare un bagno caldo, ma mai dopo cena.

-No ai sonnellini del pomeriggio e prima di cena.

-Non portare sul letto qualsiasi cosa, come il computer o altro altrimenti non si identifica il letto come luogo di riposo e relax, ma anche come quello del lavoro.

-Non rimanere a letto più di una ventina di minuti se si è attanagliati dall’insonnia. Meglio accendere una luce e leggere un libro. Il consiglio è di tornare a letto solo quando ci si accorge che gli occhi iniziano a chiudersi.

L’obiettivo, in generale, è provare a disinnescare a livello cerebrale l’associazione fra l’idea del letto e quella dell’incapacità di addormentarsi. In questo senso, se ci rendiamo conto che anche bere il caffè alla sera contribuisce, è meglio dismettere l’abitudine oppure scegliere un decaffeinato.

Quali sono i benefici del caffè?

Il fatto che il caffè alla sera non causi direttamente l’insonnia è uno dei miti sul caffè che la scienza, in questi anni, ha contribuito a sfatare. Infatti, un numero sempre maggiore di studi ha concentrato la sua attenzione su quali possono essere gli effetti benefici del caffè.

In particolare, uno studio pubblicato sulla rivista Alimentary Pharmacology and Therapeutics considera il caffè un fattore di protezione e prevenzione contro la cirrosi epatica, mentre un’altra ricerca pubblicata dal Journal of American Heart Association suggerisce che il consumo di caffè può avere degli effetti benefici anche sul sistema cardiovascolare. Inoltre, un altro progetto di indagine del National Institutes of Neurological Disorder and Stroke ha scoperto che il consumo di caffeina, sempre nei limiti della salute, può aiutarci a rallentare anche gli effetti della demenza senile. A partire da questo importante studio, la ricerca sta indagando anche il rapporto tra caffeina e malattie neurologiche come l’Alzheimer oppure il Parkinson.

Bere una tazzina di caffè, dunque, sia durante il giorno che di sera è un piacere a cui possiamo non rinunciare. Il timore che un espresso serale causi l’insonnia può essere messo a tacere, concentrandosi invece sulla qualità.

Tratto dall'articolo del 29 novembre 2017 di Co.ind

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